percorsi interculturali
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Libri senza frontiere: gli immigrati in biblioteca

Massimo Repetti

1 Il Progetto

2. Commenti e spunti per la valutazione

2.1 Punti di forza

Secondo il punto di vista del promotore della pratica
“Libri senza frontiere: gli immigrati in biblioteca” parte dalla consapevolezza della necessità di un coinvolgimento culturale degli immigrati, soprattutto i bambini e gli adolescenti in quanto maggiormente coinvolti nel percorso di multiculturalità che la nostra società intrapreso. La biblioteca pubblica svolge in questo processo un ruolo di ''casa di tutti i cittadini'' che facilita l'apprendimento di base e la conoscenza reciproca.

Secondo il punto di vista di Interculture map
Gli elementi qualificanti “Libri senza frontiere: gli immigrati in biblioteca” come "buona pratica" sono la coerenza con la definizione presentata della nozione di “studi interculturali”;
il consolidamento dell'utilizzo delle potenzialità informative della biblioteca,
l’avvio d’attività specifiche legate alla fruizione del libro e dei documenti digitali,
la particolare attenzione agli aspetti trasversali ascrivibili all'educazione alla convivenza civile,
il potenziamento dei punti di prestito libri in madrelingua in biblioteca (arabo, cinese, spagnolo, ecc.) anche in biblioteche periferiche,
l'implementazione di postazioni multimediali per l'accesso ai servizi bibliotecari ed alle attività trasversali (sportello informativo, informagiovani, sportello help immigrazione ecc), alfabetizzazione informatica e culturale degli utenti stranieri, utilizzo di scaffali multiculturali con ampia fornitura di testi, riviste, quotidiani in madre lingua per offrire un servizio aggiuntivo all'utenza straniera residente o temporanea.
la valutazione dell’efficacia del risultato affidata dalla Civica Amministrazione ad una Società di rilevazione, Themis, in materia di attese degli immigrati nei confronti delle biblioteche civiche
l’analisi delle condizioni di fattibilità volta a rilevare problematiche e conflittualità: sono state effettuate indagini da parte del Settore Biblioteche rivolte agli utenti stranieri. In particolare è stato somministrato un questionario a tutti i clienti stranieri delle biblioteche civiche. Inoltre, il dato sull'utilizzo delle biblioteche da parte dei cittadini stranieri viene rilevato statisticamente ogni mese a livello di Sistema Bibliotecario Urbano.
La valutazione complessiva secondo il Global Competency and Intercultural Sensitivity Index (ISI) è positiva perché esiste una “substantive knowledge” (competenza di fondo); la comprensione empatica delle necessità dei destinatari (perceptual understanding) e si fa uno sforzo di intercultural communication attraverso la formazione ad hoc del personale preposto.

Questa esperienza essere considerata “buona pratica” perché : 


Sono state avviate azioni di customer satisfaction
L'attenzione statistica ai numeri delle presenze straniere in biblioteca consente di verificarne il gradimento e le modalità di utilizzo dei servizi offerti. Si attendono i risultati della ricerca Themis per dare fondamento scientifico agli elementi già in possesso del Sistema Bibliotecario Urbano. Il Sistema Bibliotecario Urbano effettua annualmente rilevazioni di customer su tutte le proprie attività con verifica dei risultati ottenuti e implementazione delle conseguenti azioni di miglioramento. L'attenzione ai bisogni del Cliente attraverso le indagini di customer satisfaction è poi diventata un'attività strutturata dal 2002 con la diffusione della prima stesura della Carta dei Servizi (rinnovata poi a Dicembre del 2004) e con il conseguimento della certificazione UNI EN ISO 9001:2000 per tre processi della Biblioteca Berio. 

Questa esperienza contribuisce alla conoscenza e alla coesione interculturale perchè :


Le azioni di formazione/riqualificazione del personale avviate hanno permesso la specializzazione e l’autoformazione del personale delle biblioteche con funzione di facilitatore del progetto. Ne è conseguito una migliore attenzione verso le altre culture e il coinvolgimento dell'utenza straniera che frequenta le biblioteche. Questa nuova professionalità facilita la diffusione dei nuovi materiali e contributi professionali che possano incoraggiare i nuovi cittadini alla più attiva partecipazione sociale, culturale e politica.

Questa esperienza è innovativa perchè:

Aspetti innovativi per un servizio bibliotecario sono l’utilizzo delle nuove tecnologie in modo dedicato ai destinatari immigrati: accesso libero e gratuito ad internet ed a portali specifici con relativi link di rimando e d’approfondimento alle tematiche più interessanti; e corsi di autoapprendimento di lingua italiana L2 con l’ausilio dei DVD e dei Cdrom educativi a disposizione. Oltre alle esigenze d’informazione, questo consente anche ai clienti stranieri delle biblioteche pubbliche di usufruire delle nuove forme di dialogo a distanza con amici e parenti rimasti in patria: mail e chat.

Coinvolgimento degli immigrati:


Il progetto è destinato specificamente agli immigrati; il coinvolgimento avviene attraverso la proposta di svolgere un ruolo in momenti di formazione, attraverso il raccordo quotidiano con le loro tradizioni culturali, con le attualità del Paese d’origine via internet e con la funzione di “ponte” verso la cultura italiana: libri e corsi di lingua Italiano L2. In questo quadro, trova un senso nuovo l’organizzazione di eventi culturali in biblioteca, quali le conferenze e gli incontri con scrittori appartenenti alle comunità residenti in Liguria.

2.2.1 Secondo il punto di vista del promotore della pratica

Una criticità maggiore è il difficile interfaccia tra personale e pubblico laddove l’interazione linguistica e culturale non viene completamente condivisa.

2.2.2 Secondo il punto di vista di Interculture map
Il progetto avrebbe voluto divenire riferimento istituzionale per le tematiche sociali, culturali anche per le aree circoscrizionali in cui è divisa la città. Il che è riuscito parzialmente a causa della difficille applicabilità ad altri contesti, dovuta essenzialmente alla disparità di risorse economiche tra la Biblioteca Berio, nodo centrale del Sistema, e le biblioteche periferiche.
Egualmente in fase di criticità, la prevista realizzazione di progetti didattici di integrazione con presenza costante di scuole, docenti, istituti di ricerca e Università coinvolti in un Osservatorio permanente in biblioteca delle dinamiche culturali e sociali legate all'immigrazione e all'utenza straniera in genere.
Infine, i punti informatici che consentono l'accesso ad internet (mail e chat) e dove si può accedere direttamente ai siti ed al materiale nazionale ed internazionale non riescono a soddisfare il numero di richieste d’accesso.

2.3 Conclusione: cosa è esportabile nella pratica

2.3.1 Secondo il punto di vista del promotore della pratica

Utilizzo dei servizi della biblioteca per: conservare i legami con il paese d'origine, sia avendo la possibilità di leggere opere, riviste e quotidiani in lingua, sia utilizzando gli strumenti informatici per avere rapporti via mail o in chat;avvicinarsi alla cultura ospite avendo a disposizione un ampia scelta di strumenti di informazione. Frequentare la biblioteca come luogo sociale dove vengono favorite l'integrazione e la conoscenza reciproca, anche mediante la possibilità di partecipare a tutta una vasta serie di iniziative culturali, come visite guidate, presentazione di volumi, conferenze anche specificamente dedicate ai temi dell'intercultura

2.3.2 Secondo il punto di vista di Interculture map 
Riguardo l'ampliamento dell'esperienza progettuale ad altri enti pubblici e privati, e coinvolgimenti di strutture operative legate alle politiche culturali dell'immigrazione, si segnalano i seguenti elementi di valutazione:

Temi
Messa a disposizione di strumenti elettronici e documentali capaci di mettere il fruitore e la sua vita quotidiana al passo con gli sviluppi della globalizzazione: aggiornamento culturale costante e rapporto telematico con la realtà del paese d’origine, per quanto riguarda l’informazione.

Metodologia
Il metodo  adottato di interscambio di competenze interculturali col Centro Scuole e Nuove Culture (in particolare col CRAS, Centro Risorse Alunni Stranieri, cui è stato richiesto orientamento interculturale) è un esempio tratta di un esempio di collaborazione tra strutture la cui applicazione è auspicabile per tutti gli enti sul territorio che hanno competenza interculturale

  
Approfondimenti