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Libri senza frontiere: gli immigrati in biblioteca

Massimo Repetti

Abstract (English)

“Books without frontiers: immigrants in library” received the prize “Pubblica Amministrazione Aperta 2005”, dedicated to the best actions for making administrations accessible to the weakest social group, targeted by the project. The project aims to consider civic libraries as points of reference for the new citizens, responding to their needs of information, documentation and consequent integration. The receivers of the action are migrant people of every age. In addition to this it is included the purpose of training and employing operators specialized in cultures and able to work with new libraries users belonging to foreign communities. It is also fundamental the use of multimedia technologies, as support to new users’ daily learning and integration process.
“Books without frontiers: immigrants in library” makes original languages acquisitions and related library receipts available; it is a linguistic (multimedia autodidactic points for languages learning) and computer (points for learning and testing of software, internet, emailing and world journals reading) laboratory and it provides learning of Italian L2 instruments and materials.

 

Abstract (italiano)

“Libri senza frontiere: gli immigrati in biblioteca” ha ricevuto il Premio “Pubblica Amministrazione Aperta 2005” dedicato alle migliori azioni per rendere accessibili le amministrazioni alle fasce deboli per il progetto. Il progetto è finalizzato a porre le biblioteche civiche come punto di riferimento per i nuovi cittadini nelle loro esigenze di informazione, documentazione e conseguente integrazione. Destinatari dell'intervento sono gli immigrati di ogni fascia d’età. Si pone inoltre lo scopo della formazione e dell’utilizzo di dipendenti ''specializzati'' in culture, in grado di operare con i nuovi utenti delle biblioteche appartenenti a comunità straniere. Fondamentale è anche l'utilizzo delle tecnologie multimediali quale supporto delle nuove categorie di utenti nel loro quotidiano processo di apprendimento e integrazione nella cultura che li ospita.
“Libri senza frontiere: gli immigrati in biblioteca” mette a disposizione acquisizioni in lingua originale e relativi bollettini bibliografici; è laboratorio linguistico (postazioni multimediali autodidattiche per l'apprendimento delle lingue); informatico (postazioni per l’apprendimento e sperimentazione dei software, internet, email, consultazione quotidiani dal mondo); e fornisce strumenti e materiali per l'apprendimento dell'italiano L2

1 Il Progetto

1.1 Descrizione della pratica interculturale

Obiettivi:

  • Fornire ai destinatari dell'intervento (bambini, adolescenti, adulti immigrati) un punto di riferimento per le loro esigenze di informazione, documentazione e conseguente integrazione, ponendo a loro disposizione servizi ad hoc, da un lato, e dall'altro portandoli a conoscenza dei servizi di base che offrono le biblioteche civiche.


Attività:

  •  Acquisizioni di volumi e giornali in lingua; 
  • produzione di bollettini bibliografici relativi alle disponibilità a catalogo;
  •  laboratorio informatico – creazione di postazioni per l'apprendimento dei software; 
  • creazione di postazioni internet per email e consultazione quotidiani; 
  • laboratorio linguistico - creazione di postazioni multimediali autodidattiche per l'apprendimento delle lingue, fra cui italiano L2 ;
  •  "benvenuti in biblioteca" – organizzazione di incontri, visite guidate e introduzione ai servizi per associazioni e scuole di italiano come seconda lingua; 
  • "Imparare l'italiano in biblioteca"- predisposizione di strumenti e materiali per l'apprendimento dell'italiano L2;

Risultati: 

  • Creazione di un gruppo di dipendenti delle biblioteche in grado di affrontare tematiche interculturali e d’integrazione.
  • Sviluppo e facilitazione all'accesso di progetti di integrazione socio-educativa culturale.
  • mplementazione di una ampia serie di servizi che utilizza materiale librario in lingua.
  •  Accesso al web mediante postazioni informatiche anche dedicate per ogni biblioteca coinvolta.
  •  Avvio di rapporti stabili con le associazioni che rappresentano le diverse etnie e con istituti quali i Consolati, anche al fine di realizzare una collaborazione operativa (es.: acquisizione di libri in lingua madre non facilmente reperibili sul mercato librario italiano)


1.2 Struttura e fasi della pratica interculturale

Il processo si struttura in diverse fasi:

  • analisi preliminare dei bisogni delle categorie a cui il progetto si rivolge;
  • creazione di nuove modalità organizzative: presenza di personale di biblioteca a vari livelli con una competenza specialistica sulla multicultura in biblioteca;
  • specializzazione e autoformazione del personale delle biblioteche con funzione di facilitatore del progetto a cui è richiesta l'attenzione e il coinvolgimento dell'utenza straniera che frequenta le biblioteche;
  • coinvolgimento di esponenti comunitari a cui poter affidare il ruolo informativo, didattico di mediatori con le loro rispettive comunità;
  • sforzo per veicolare la multiculturalità in biblioteca e trasformarla in intercultura mediante la realizzazione d’attività e servizi mirati all'integrazione e allo scambio. Tale politica s’inserisce a pieno titolo nelle Linee Guida IFLA (ente UNESCO sulle biblioteche) relative a tali temi.
  • Realizzazione di servizi permanenti di prestito e informazione nelle biblioteche;
  • messa a disposizione di punti informatici che consentono oltre l’elearning, il self-learning, l'accesso ad internet (mail e chat) per accedere al materiale nazionale ed internazionale dell’Unicef, Nazioni Unite, Oms;
  • attivazione di azioni di customer satisfaction affidate alla Società Themis.

 

1.3 Luogo e contesto sociale

Genova è città dove è in netta crescita la presenza di immigrati (nel 2003 il numero di immigrati è tornato ad essere maggiore rispetto a quello degli emigrati), in particolare ecuadoriani (il gruppo maggioritario, con diverse centinaia di immigrati all'anno), albanesi, marocchini, peruviani, nigeriani, senegalesi e cinesi.
Fra le fasce sociali maggiormente interessati all'offerta delle biblioteche, gli studenti. L'Ufficio Anagrafe Stranieri del Comune di Genova rileva che nel complesso la popolazione scolastica dei “nuovi cittadini” è salita in soli 4 anni dal 3,5% al 7,5% nel 2004.

1.4 Obiettivo

Obiettivi sono:

  • rafforzamento delle Biblioteche come luogo di produzione e di trasmissione della cultura;
  • collegamento delle attività statutarie delle Biblioteche alle tematiche legate al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza, con particolare riguardo ai ragazzi in condizioni svantaggiate;
  • tutela dei diritti degli adulti, secondo quanto sostenuto dalla Civica Amministrazione che si pone il dovere di progettare e rendere accessibili servizi d’informazione e di fruizione della cultura, ai fini del processo di autointegrazione.

 

1.5 Metodo

Il metodo adottato è stato quello di coinvolgere le rappresentanze dei destinatari del progetto, al fine di fornire un prodotto rispondente ai bisogni.
A tal fine è stata effettuata una analisi preliminare dei bisogni delle categorie a cui il progetto si rivolge. Si instaura così una collaborazione con le varie nazionalità.
Il progetto Libri senza frontiere: gli immigrati in biblioteca è sviluppato dal Sistema Bibliotecario Urbano in prima persona che accoglie stimoli e suggestioni dai rappresentanti delle varie comunità;  e riceve il contributo dei Consolati in merito al reperimento d’opere nelle rispettive lingue.

1.6 Autori, risorse e relazioni di rete

Autore
Il Sistema Bibliotecario Urbano è una struttura del Comune di Genova, Assessorato alla cultura.
 
Risorse
Le fonti di finanziamento sono interne all'ente Comune di Genova. Le risorse umane sono quelle del Sistema Bibliotecario Urbano che, nel suo complesso, è impegnato nella produzione di servizi per i nuovi cittadini. La quantità di personale coinvolte nei servizi del progetto nelle biblioteche del Sistema non è quantificabile con esattezza.
 
Relazioni di rete
Sono state coinvolte strutture del Comune (InformaGiovani, sportello del Cittadino, sportello Help Immigrati etc), della Scuola e dell’Università e Associazioni e istituzioni delle varie comunità etniche. E’ particolarmente proficua la collaborazione fra il Consolato dell'Ecuador (che vede in Genova il più consistente nucleo immigratorio di questa popolazione in Italia) e la biblioteca centrale Berio; e quella tra la comunità cinese e la Biblioteca Internazionale per ragazzi De Amicis per un progetto d'insegnamento della lingua cinese ai bambini cinesi nati in Italia.
Infine, sono state previste azioni di customer satisfaction attraverso questionari.
Altre biblioteche decentrate in cui sono attivi servizi destinati ad utenti di altre culture sono la Biblioteche Bruschi, Guerrazzi, Firpo e soprattutto la Biblioteca internazionale per ragazzi De Amicis. 

2. Commenti e spunti per la valutazione

  
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