1 In pratica
2 Spunti di riflessione
2.1 Punti di forza
La prospettiva dell'organizzazione La prospettiva con cui è stata progettata la rivista "Popoli News" ha seguito fin dalla sua nascita – come riferiscono i responsabili dell’iniziativa – alcune precise direttive. In primo luogo ideare uno strumento di informazione utile, immediato, agganciato alla vita quotidiana della popolazione immigrata: un giornale per stranieri redatto da stranieri in cui poter reperire informazioni sull’Italia e sui meccanismi istituzionali che regolano i flussi migratori. In cui poter trovare suggerimenti – scritti nella propria lingua madre – su come, per esempio, affrontare “da informati” le pratiche burocratiche relative al ricongiungimento familiare, al rinnovo del permesso di soggiorno, etc. Il direttore del giornale: "coloro che non conoscono ancora bene l’italiano, trovano in "Popoli News" un aiuto per capire, per orientarsi. Ed evitano – per esempio – inutili code in questura o alla posta".
In secondo luogo offrire allo straniero immigrato uno mezzo per conoscere i principali avvenimenti politici, sociali, culturali che si verificano nel proprio paese d’origine, o comunque nella propria area geografica di provenienza. "Informare il migrante, essergli utile": questo l’obiettivo dichiarato del giornale. Al fianco di queste due principali linee guida – da sempre caratteristiche distintive di "Popoli News" – si possono individuare alcuni altri tratti specifici della rivista. Su tutti, l’uso di quattro diversi idiomi (oltre l’italiano) permette di allargare il bacino di utenza – di rivolgersi tramite un unico giornale – a diverse comunità. Spesso infatti, le testate redatte in Italia da giornalisti immigrati, tendono a privilegiare un particolare e circoscritto gruppo (si veda la neonata rivista “Noua Comunicate”, un giornale esplicitamente rivolto alla comunità rumena di Torino).
Le pagine di "Popoli News", invece, seguono una prospettiva e un approccio – che verrebbe da definire – “trans-comunitario”. L’idea di dedicare alle etnie numericamente più rappresentative spazi informativi tra loro equivalenti – tramite il modello delle “micro-riviste” – si traduce in una metodologia di comunicazione interculturale finora innovativa e, stando al successo del periodico, particolarmente efficace. La testata inoltre, come più volte è emerso dall’intervista condotta a Ibrahaem Younes, non vuole soltanto limitarsi all’informazione in senso stretto. "Popoli News" – questa è un’altra sua importante prerogativa – nasce anche come cassa di risonanza, come spazio dedicato alla voce delle comunità: su questo giornale, infatti, rappresentanti di comunità e associazioni hanno modo di “fare opinione”: esprimere bisogni e risorse, analizzare e analizzarsi, criticare e proporre. Infine, come ultima, ma per questo non meno rilevante linea guida che anima la redazione del giornale vi è l’attenzione per il lettore italiano. Le prime pagine della rivista sono, come abbiamo già ricordato, scritte in italiano: una scelta, questa, importante per far conoscere e sensibilizzare il pubblico autoctono alle realtà politiche, economiche e sociali delle società multiculturali. Anche gli approfondimenti turistico-culturali sui paesi d’origine hanno lo scopo di avvicinare gli italiani alla conoscenza delle culture dei nuovi cittadini.
La prospettiva di Interculture Map Il giornale "Popoli News", nei suoi ormai nove anni di attività, si è dimostrata un’iniziativa importante per la popolazione straniera residente in Piemonte. La rivista – distribuita gratuitamente – offre informazioni utili sulle opportunità e sui servizi offerti dalla città: l’integrazione passa indubbiamente anche attraverso la conoscenza e l’utilizzo delle risorse del territorio. Un giornale come "Popoli News" – scritto da stranieri per stranieri – si rivela in questo senso, uno strumento prezioso. Sulla testata del giornale, al di sotto del titolo “Popoli News”, si legge “Periodico di cultura e informazione multietnica”. È questa una definizione che, alla luce dell’analisi finora compiuta, riflette efficacemente la mission della rivista e lo spirito del gruppo redazionale. Offrire un servizio di utile informazione a tutte le etnie – o per lo meno – alle più rappresentate ha costituito il punto di avvio del periodico "Popoli News". (Va ricordato a questo proposito, che il direttore della rivista, Ibrahaem Younes, è anche presidente del Coordinamento dei Cittadini Immigrati del Comune di Torino, al cui interno sono convocati i rappresentanti di ben 18 etnie. Un ruolo, il suo, che di riflesso permette a tutta la redazione di mantenere contatti anche con gruppi e comunità minoritarie).
Oltre a produrre informazione, la rivista diventa indirettamente uno strumento per la promozione di una “cultura della multietnicità”, della conoscenza tra le diverse comunità straniere e tra popolazione straniera e autoctona. In generale, i media orientati alla multiculturalità – ancor meglio se indipendenti e gestiti direttamente da cittadini stranieri – possono rivestire un ruolo centrale nei processi di integrazione sociale, incoraggiando, nel contempo, autentici percorsi di cittadinanza attiva. Un immigrato informato e consapevole dei propri diritti-doveri, aggiornato sulle logiche istituzionali che governano il suo status giuridico (e non solo), diviene un cittadino meglio tutelato, più invogliato a partecipare alla vita socio-culturale del paese.
Da questo punto di vista diventa però fondamentale trovare i canali comunicativi adeguati per arrivare al pubblico straniero. L’esperienza di "Popoli News" si segnala come particolarmente interessante per quanto riguarda l’efficacia comunicativa. Possiamo individuare tre ragioni che rendono la rivista in questione un esempio di valida pratica “interculturale”.
- L’attenzione nel rivolgersi a più comunità straniere, senza privilegiarne una particolare;
- L’utilizzo dei principali idiomi dei migranti (soprattutto per quel che concerne la presentazione di leggi e normative in tema di immigrazione);
- L’utilizzo di un “linguaggio esperienziale” condiviso: se a scrivere su e di immigrazione sono gli stessi stranieri (giornalisti e/o rappresentanti di comunità), i messaggi trasmessi potranno avere un impatto immediato sul lettore, che forse, giudicherà più autentiche e consapevoli le analisi presentate.
"Popoli News" può rappresentare un valido strumento – rivolto questa volta al pubblico italiano – per meglio comprendere la situazione migratoria in Italia (le leggi vigenti, la vita delle comunità in Piemonte, l’associazionismo migrante, i paesi d’origine). E ciò vale sia per l’addetto ai lavori che per l’”uomo della strada”. Con frequenza i media generalisti tendono a raffigurare il migrante con rappresentazioni poco analitiche, ridondanti di stilemi – tipico quello legato alla devianza – che alla lettura di documenti ufficiali e analisi approfondite (Dossier Statistico Immigrazione – Caritas Migrantes, su tutti) perdono efficacia, dimostrandosi lontani dai crismi della scientificità e dell’obiettività. Popoli News – come tutti i media di stampo multiculturale – diventa un mezzo per incrinare lo stereotipo e per compensare quella conoscenza parziale sul tema “immigrazione” fornita dai media mainstream.
La rivista di Ibrahaem Younes, nonostante sia una realtà editoriale debole – se comparata al ben più strutturato Metropoli – mostra secondo il nostro parere, alcune importanti caratteristiche non presenti sull’inserto de “La Repubblica”. "Popoli News" sembra “più vicino” ai migranti: parla le loro lingue, propone – in modo semplice – la spiegazione di leggi e normative, descrive l’immigrazione in prima persona, segnala le iniziative offerte dal territorio e dalle comunità. Appare davvero più agganciato alle realtà migratorie. Metropoli – giornale davvero ben curato e ricco di contenuti – si rivolge a un pubblico diverso: a uno straniero con un’ottima competenza in italiano L2, informato, integrato, consapevole di come muoversi in Italia; a un italiano che ha già una buona dimestichezza con le tematiche migratorie (Metropoli anno 1 numero 4, alcuni temi trattati: il decreto flussi, i contratti di lavoro in regime di “Bossi-Fini”, la generazione uno e mezzo). Sono argomenti questi, che – a uno straniero con bassa competenza linguistica (e con scarsa conoscenza dei meccanismi istituzionali) – forse, possono apparire di non immediata comprensione. E a volte disorientare ulteriormente.
"Popoli News", al contrario, fa della semplicità, dell’essere utile al migrante il suo modus operandi. I collegamenti che la rivista trattiene con le istituzioni cittadine, con le comunità e l’associazionismo straniero, permettono di meglio focalizzarsi sulla realtà locale. L’attenzione al localismo – anziché segnalarsi come punto di debolezza – può, al contrario, tradursi in rilevante punto di forza: alla maggioranza degli stranieri – forse – interessa di più capire cosa offre la città, quali servizi sono attivi, quali iniziative i propri connazionali propongono alla cittadinanza. È importante – questo è scontato – che la redazione di "Popoli News" proponga servizi sulle politiche migratorie nazionali, ma che nel contempo, offra spazio alle comunità straniere e alle iniziative che – concretamente, sul territorio – le riguardano. Citiamo a questo proposito alcune titolazioni di articoli:
- Finalmente una nuova realtà in Piemonte: “La consulta regionale degli Immigrati”
- Permessi validi fino all’arrivo del nuovo: l’opinione del Ministro dell’Interno Giuliano Amato
- La raccolta differenziata come via all’integrazione
- Al via il servizio civile anche per gli stranieri
- Nasce l’università popolare filippina
- News dal Fisco: le principali novità dell’Agenzia delle Entrate
- Come cambierà la vita degli stranieri in Italia: permessi di soggiorno, accordi con i paesi di provenienza, asilo politico, clandestini, C.P.T.
- INPS: invalidità conferita solo ai possessori della carta di soggiorno
- Domanda di rinnovo del permesso di soggiorno via posta
- Il diritto di voto agli immigrati: conferenza domenica 14 maggio alla Galleria d’Arte Moderna
- Alla mensa della scuola si servono piatti etnici
Alcuni affermati (e progressisti) media, soprattutto negli ultimi anni, si stanno in ogni caso aprendo anche al pubblico straniero. Ci riferiamo specificatamente alla rivista “Metropoli”, l’inserto domenicale del quotidiano “La Repubblica”. Metropoli, che si sottotitola “Il giornale dell’Italia multietnica”, ha anch’esso come tematiche di fondo l’immigrazione e l’integrazione. Disponendo di risorse redazionali ed economiche estremamente più potenti di "Popoli News", Metropoli può vantare un numero maggiore di servizi, articoli e reportage, oltre che una distribuzione su scala nazionale. Le strategie editoriali tra i due periodici sono alquanto differenti: Metropoli utilizza, all’interno delle sue quindici pagine, la sola lingua italiana; "Popoli News" è invece plurilingue (5 idiomi); Metropoli è settimanale, "Popoli News" mensile; il primo è nazionale, il secondo regionale.
La prospettiva dell'organizzazione Il principale punto critico riscontrato da Ibrahaem Younes in nove anni di attività è quello legato alla reperibilità di contributi e finanziamenti. Le risorse economiche – nelle parole del direttore – sono effimere, appena sufficienti al mantenimento della rivista. Ad esempio, il finanziamento istituzionale (quello erogato dalla Provincia di Torino) è in grado di coprire a malapena la produzione di soli tre numeri di "Popoli News". Gli inserti pubblicitari (tradotti anch’essi nelle diverse lingue di "Popoli News") presenti all’interno del periodico, sono la seconda – e di sicuro più cospicua – fonte di sostentamento.
La prospettiva di Interculture Map La difficoltà nel reperimento dei finanziamenti – comune per altro a molte altre iniziative culturali proposte dall’associazionismo (sia esso italiano, piuttosto che straniero) – rappresenta, come abbiamo appena visto, il problema di più difficile gestione per il gruppo redazionale. Realtà come quella del giornale "Popoli News" sono ad oggi ancora isolate, quasi degli unicum. Il motivo è di natura prevalentemente economica: in Italia vivono giornalisti stranieri immigrati che hanno scarsissime possibilità di inserirsi nei circuiti mediatici (siano essi mainstream che indipendenti). Il loro ruolo, invece, potrebbe risultare davvero significativo nei processi di integrazione sociale dei migranti e nella diffusione di una cultura del dialogo interculturale. Il direttore di "Popoli News" ha affermato che tutto il lavoro redazionale non è retribuito: i redattori, Ibrahaem Younes stesso, svolgono il loro lavoro in termini di totale volontariato. I finanziamenti della Provincia e i proventi pubblicitari riescono a coprire le sole spese di editing e di pubblicazione della rivista. Una situazione questa, che non permette al periodico di crescere e di allargare il gruppo dei propri collaboratori. Le speranze future – come riferiva Younes – sono quelle di avere una periodicità settimanale e una diffusione extra-regionale. Progetti attuabili "solo se si riesce a costruire rete tra le comunità di diverse regioni" - afferma il direttore. Ma anche attraverso il coinvolgimento istituzionale degli enti locali – ci permettiamo di aggiungere noi. Il COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) – attraverso un suo specifico progetto intitolato "mmc: media e multiculturalità" (www.mmc2000.net) – afferma "i media multiculturali offrono un servizio di interesse pubblico fondamentale e che, in quanto tali, dovrebbero entrare a far parte integrante del sistema mediatico nazionale e europeo". Nonostante la comprovata utilità sociale di mezzi di informazione orientati alla multiculturalità, l’Italia sembra investire poche risorse in siffatti progetti. Sul web di mmc, nella sezione “Piattaforma dei media multiculturali in Italia” si può leggere: "i media multiculturali necessitano di un sostegno significativo per continuare a svolgere il loro ruolo". E agli enti locali si chiede "di collaborare per la sostenibilità delle iniziative editoriali, riconoscendone il valore di servizio rispetto ai processi di inserimento sociale dei cittadini di origine immigrata, premendo per la creazione di fondi specifici per l’editoria multiculturale gestita e promossa da immigrati. Valorizzare i media multiculturali come canale di informazioni qualificato, al pari dei media a larga diffusione, per raggiungere i cittadini stranieri e quindi promuovere questi media perché vengano utilizzati per campagne degli enti pubblici. Di aprire spazi di partecipazione ai giornalisti di origine immigrata e/o alle testate multiculturali nelle pubblicazioni a carattere informativo edite e diffuse dagli enti locali" (www.mmc2000.net/manifesto.php). "Popoli News" è una realtà ricca di idee, potenzialità, iniziative parallele. Ma che – come altre organizzazioni no-profit – ha difficoltà a mantenersi in vita, se non ricorrendo al volontariato…
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